Mercoledì 19 e mercoledì 26 aprile ai ragazzi delle classi terze del plesso Orceoli è stata proposta una attività particolarmente significativa nell'ambito del progetto "Incontro con i testimoni. Per non dimenticare".

I ragazzi hanno infatti ascoltato il dott. Cesare Finzi mentre raccontava le vicende della sua vita negli anni delle leggi razziali e della persecuzione nei confronti degli ebrei. Finzi infatti, nato a Ferrara nel 1930, ha vissuto in prima persona gli effetti dei provvedimenti discriminatori che lo obbligarono, assieme a tutta la sua famiglia e a tutti gli ebrei, a vivere nell'ombra, in fuga costante, rinunciando a tutto: alla propria città, alla propria casa, al proprio nome, alla propria identità pur di rimanere in vita ed evitare l'arresto, il carcere e la deportazione. Il testimone ha proposto ai nostri ragazzi il racconto intenso ed autentico di un passato ancora molto vicino che non deve essere dimenticato e negato da nessuno. La storia di Finzi è la storia di un bambino travolto dalla Storia, ma deciso a resistere all'ingiustizia, alla paura e alla violenza e a lottare per la propria felicità. Proprio per questo, dall'istituzione della " Giornata della memoria", Cesare Finzi si è impegnato a portare nelle scuole, ai ragazzi di tutte le età, la sua testimonianza di vita.

L'incontro è stato preceduto da un’introduzione proposta da Tania Flamigni (Istituto storico della Resistenza) che ha presentato ai ragazzi l'evoluzione, nelle varie epoche storiche, del razzismo nei confronti del popolo ebraico. Sempre Tania Flamigni ha riassunto con immagini e documenti le varie fasi della seconda guerra mondiale facendo anche collegamenti con i precedenti incontri svolti nell'ambito del progetto Atrium che ha coinvolto i ragazzi delle classi terze del nostro istituto. Sono state poi proiettate alcune parti del documentario di M. Calopresti  “Volevo solo vivere”. In questo documentario, il regista ha raccolto la testimonianza di nove sopravvissuti ai campi di sterminio. I sopravvissuti hanno raccontato la loro prigionia come vittime della più devastante e folle malvagità dei tempi moderni, con l'intento di far ricordare ciò che è avvenuto alle generazioni future. Per non dimenticare.........